Archivio Regionale Calanca

L’Archivio regionale Calanca è stato fondato nel 2009 grazie al sostegno della Fondazione Calanca delle Esploratrici, che ha patrocinato la fase pilota del progetto e che continua ad appoggiarne gli scopi, e al supporto di enti quali l’Ufficio per la Promozione della cultura dei Grigioni, la Fondazione Stavros Niarchos, l’Ente Turistico Regionale del Moesano, l’Associazione Parc Adula, la Fondazione Pro Calanca e il Comune di Calanca. L’Archivio regionale Calanca è un centro di documentazione che accoglie una vasta raccolta di documenti scritti e di fonti iconografiche in costante crescita. Riunita sin dal 1979 dalla Fondazione Calanca delle Esploratrici, la collezione comprende libri, opuscoli e articoli di giornali e riviste in lingua italiana e tedesca che mettono in luce la Val Calanca dal punto di vista storico, etnografico, politico, economico, sociale e culturale. Tra i documenti si annovera anche un numero rilevante di antichi manoscritti provenienti da donazioni private, i quali includono lettere, testamenti e inventari. La raccolta documentaristica è in corso di digitalizzazione mediante uno specifico programma di archiviazione che ne facilita l’accesso per tutte le persone interessate. La struttura ospita anche una piccola biblioteca che contiene pubblicazioni sulla Val Calanca e sul contesto alpino in genere. L’istituzione funge anche da punto di incontro sociale e culturale per la popolazione della valle e dell’intera regione, come pure per i turisti. Un ricco calendario annuale propone una scelta variegata di manifestazioni culturali. Un punto d’informazione turistica svela tutti i particolari sulla Val Calanca offrendo una vasta documentazione composta di guide escursionistiche, carte topografiche e prospetti sulle strutture d’accoglienza. Annessa al centro di documentazione, la Bottega Vecchia Posta presenta una vasta scelta di prodotti artigianali e di specialità della gastronomia regionale, una libreria e un punto di rinfresco. Il mandato dell’Archivio regionale Calanca è dunque quello di rendere accessibile al pubblico il patrimonio culturale della Val Calanca mediante la raccolta e la conservazione di documenti, lo sviluppo di puntuali progetti di ricerca, la promozione di pubblicazioni e la proposta di eventi aggreganti per la popolazione.