Associazione Kammea

Germoglia un progetto nuovo per l’associazione Kammea Nel numero dell’anno scorso di questa rivista avevamo presentato l’associazione Kammea che, come il suo nome beneaugurante lascia intendere – nella lingua swaili significa infatti “germoglio” – vuole dare vita a progetti che contribuiscano a rendere migliore la vita in alcune regioni della Tanzania. Un ponte fra Ticino e Africa, sorto poco meno di dieci anni fa dall’entusiasmo e dallo slancio umano di Nadia Ferrari, Elvezio Pagani e altri volontari, che con il passare degli anni si sono fatti via via promotori di molte iniziative a favore della popolazione di questo paese. Fra queste, quella che negli ultimi tempi ha maggiormente coinvolto l’associazione è stata la messa in atto di un progetto che consentisse la creazione di protesi per individui con amputazione negli arti inferiori. L’idea è nata grazie alla collaborazione con Swissleg, un’impresa sociale luganese, creata da due giovani imprenditori, che aveva già al suo attivo diverse esperienze in altri paesi (Giordania, Siria, Irak), vittime in particolare delle atroci conseguenze di guerre che non paiono aver fine. Dopo un periodo di incontri e valutazioni, si è passati alla fase operativa, con la costruzione, presso l’ospedale di Ikonda, punto di riferimento per l’attività di Kammea, di un laboratorio per l’allestimento di protesi, con un modello semplice, economicamente abbordabile, perfettamente funzionale. Un esperto della ditta ha trascorso alcune settimane sul posto, per avviare il progetto e istruire due tecnici ortopedici locali; dopo di che la produzione ha avuto inizio e i primi risultati sono molto incoraggianti. Per il momento ci si è limitati a produrre protesi per amputazioni al di sotto del ginocchio, ma nei prossimi mesi, dopo un’ulteriore adeguata formazione, si procederà anche con protesi per l’intero arto. I membri di Kammea sono particolarmente orgogliosi dello sviluppo di questa impegnativa ma stimolante iniziativa che contribuirà in modo rapido ed efficace ad affrontare un problema molto diffuso, fonte di gravi e invalidanti consueguenze. Nonostante l’impegno che questo progetto richiede, l’associazione non ha comunque abbandonato le altre iniziative messe finora in atto, continuando pertanto ad assicurare il proprio sostegno all’ospedale di Ikonda, dove alcuni membri di Kammea si recano annualmente per alcune settimane, fornendo assistenza sia in campo sanitario, sia in ambito tecnico, grazie in particolare al lavoro svolto nell’officina, creata grazie alle competenze di Elvezio Pagani, che permette di fornire un adeguato e provvidenziale supporto alle strutture mediche; prossimamente Kammea doterà l’ospedale di una pompa antincendio, donata da un privato, con il relativo serbatoio. Continua inoltre il sostegno a due orfanotrofi, a un atelier per bambini disabili e al progetto della clinica mobile, che con due veicoli fuoristrada con a bordo personale locale formato e competente può raggiungere zone anche molto discoste, portando aiuto medico e consulenza.

Fondazione
2008
Presidente
Nadia Ferrari
Membri
Nadia Ferrari
Elvezio Pagani
Paola Bettelini Lurà
Maria Antonietta Bernasconi
Lino Bernasconi
Annamaria Mazzoleni
Enzo Prada
Nieves Maderni
Comitato
Vicepresidente:
Elvezio Pagani

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