Centro Giovanile del Moesano

Tutto nasce nel 2008 quando incontro davanti alle scuole medie di Roveredo, un gruppetto di ragazzi che, birra in mano e sigaretta, cercavano di passare il tempo. Dopo un saluto amichevole, decido di fermarmi con loro a parlare e, tra un discorso e l’altro, arriviamo al punto più dolente della discussione che è quello della noia vissuta ogni weekend, perché non esiste un posto dove potersi incontrare. Dicevano: per noi ragazzi non c’è un posto dove potersi incontrare con gli amici per passare qualche ora insieme, specialmente quando si è liberi da impegni scolastici o di lavoro. I posti al momento sono quelli di ritrovarsi al bar dove poi per forza tra amici cominci a bere, o fuori in giro a fumare in posti nascosti. A Giugno del 2009 viene inaugurato a Roveredo per la valle della Mesolcina e Calanca un centro giovanile. Cosa dicevano e dicono i giovani a riguardo del centro; ecco alcune loro testimonianze: “Il centro giovanile non è solo un semplice luogo d’incontro: è una casa. Al centro nascono amicizie ed amori, si condividono risate e scherzi, ci da la possibilità di giocare, ballare e cantare, liberarci delle preoccupazioni e divertirci tutti assieme. Ogni ragazzo che frequenta il centro, ne esce con il cuore pieno di ricordi indimenticabili; è un posto speciale, e nessuno di noi potrà mai farne a meno. Siamo cresciuti assieme al centro e siamo diventati da ragazzi a “giovani adulti”, ed il centro ci ha sempre ospitati. È grazie ad esso che abbiamo imparato cosa volesse dire condividere serate piene di emozioni con gli amici e rilassarci in compagnia”. (Giulia G.) “Un luogo importante per la nostra valle, soprattutto per i giovani! Un punto d’incontro per i più grandi ma anche per i più “piccoli”, dove ci si può divertire, discutere e rilassarsi con gli altri, distogliendo il pensiero dallo studio o dal lavoro (per gli apprendisti), stando con amici che magari durante la settimana non si incontra”. (Davide B.) “Il posto dei ricordi, delle risate, delle emozioni ma anche dei pianti, delle prime amicizie e delle prime “cotte”. Il ritrovo ogni weekend alla stessa ora, per passare la serata in compagnia sui divani a parlare, ridere e scherzare. Un posto veramente accogliente come fosse la nostra seconda casa”. (Lara A.)