Categoria: Fondazione

Fondazione Prada

Promuovere e valorizzare la scoperta di un lontano passato legato alle radici storiche e culturali del territorio di Bellinzona, facendo rivivere l’antico villaggio abbandonato di Prada, situato in un area di interesse archeologico e inserito nel piano del paesaggio quale zona d’interesse paesaggistico. Questo lo scopo della Fondazione Prada. Costituita con atto notarile del 6 settembre 2016 e iscritta a registro di commercio il 15 settembre 2016, si prefigge in particolare di promuovere e finanziare interventi tesi al recupero e alla protezione dell’antico insediamento  del villaggio medievale sito sulla collina di Ravecchia, risanando e rimettendo a disposizione del pubblico gli edifici compatibilmente con la loro funzione originaria e il loro stato di conservazione. L’intera area sarà munita di un’adeguata segnaletica e di pannelli didattici. Questo avverrà in stretta collaborazione con i quattro Patriziati cittadini (Ravecchia, Bellinzona, Carasso e Daro), il Comune di Bellinzona, la Parrocchia di Ravecchia e l’Associazione «Nümm da Prada». L’intenzione è anche di promuovere, valorizzare e finanziare manifestazioni, momenti di riflessione e ogni altra attività volta a far conoscere l’antico insediamento in tutti i suoi riflessi socio-economici e culturali. La Fondazione persegue obiettivi di pubblica utilità, non ha scopo di lucro e non persegue alcun guadagno. È presieduta da Alberto Marietta, presidente del Patriziato di Ravecchia. Suo vice è stato nominato Pierluigi Piccaluga in rappresentanza della Parrocchia di Ravecchia. Completano il Consiglio di Fondazione Carlo Chicherio, segretario del Patriziato di Bellinzona, Mauro Minotti, presidente del Patriziato di Carasso, Carlo Ponzio, membro dell’Ufficio patriziale di Daro, il municipale Simone Gianini in rappresentanza della Città di Bellinzona, Aaron Pacciorini-Spassiggia per l’Associazione Nümm da Prada. L’antico insediamento di Prada è un esempio unico a livello ticinese, e probabilmente anche a livello svizzero, di un piccolo nucleo abitativo montano del tardo medioevo. Consente di dare uno scorcio sulla vita nelle vallate alpine dal tardo medioevo al 1'600 circa. Il nome di Prada, dal latino prata, ovvero prati, suggerisce anche l’aspetto del territorio circostante, un tempo caratterizzato da prati, orti, vigne, campielli, selve castanili, opifici e quant’altro. Oggigiorno i prati non esistono più, sostituiti da boschi di latifoglie che hanno preso possesso di questi spazi, inglobando l’antico nucleo. Come scritto dal compianto Giuseppe Chiesi “Il nucleo abitativo di Prada rappresenta per numero e per antichità di abitazioni e di strutture legate all’insediamento, un “unicum” della cui importanza storica e archeologica nessuno dubita. La valorizzazione di questa testimonianza impone la messa in cantiere di misure adeguate: l’analisi puntuale delle strutture superstiti attraverso il rilievo di quanto ha superato la prova del tempo, l’adozione di misure urgenti per frenare il degrado, la rimozione parziale del materiale di crollo per mettere in evidenza le mura di sostegno, gli accessi e le vie di comunicazione, il consolidamento degli edifici”. Ciò che la Fondazione Parda ha iniziato a mettere in cantiere, iniziando dai lavori di esbosco che, portati a termine a scorsa primavera hanno permesso liberare dalla vegetazione gli edifici diroccati. Ora si tratta di risanarli e di rimetterli a disposizione del pubblico quale testimonianza di un lontano passato legato alle radici storiche e culturali del territorio di Bellinzona. Pensare di farlo subito per tutti e venticinque gli edifici di Prada è fuori discussione: s’inizierà con la parte nord dell'antico villaggio concentrandosi su uno o due edifici che, prima di esser ricostruiti, dovranno essere liberati dal materiale di crollo accumulatosi nei decenni. Per quest’intervento l’investimento stimato si aggira attorno ai 1,2 milioni di franchi. Una somma importante che la Fondazione conta di reperire attraverso contributi di enti pubblici e privati. Sono evidentemente bene accette donazioni da parte di privati cittadini, i quali possono sostenere il progetto di recupero versando un contributo libero sul conto 80-2-2 UBS Switzerland AG a favore di Fondazione Prada, c/o Patriziato di Ravecchia, via Ravecchia 44, 6500 Bellinzona, IBAN CH890023423411636101Z.

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